Ugo Piscopo

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Ugo Piscopo è nato a Pratola Serra l’11 giugno 1934 da Gaetano e Domenica Pasquariello. Dopo le scuole primarie e medie, ha frequentato il liceo-ginnasio “Pietro Colletta” di Avellino e conseguita la maturità, si è iscritto a lettere alla Federico II di Napoli dove ha goduto di borse, pensionati ed esonero tasse per tutto il periodo universitario, e si è laureato nel 1957 con una tesi in latino sulla Rhetorica ad Herennium con Francesco Arnaldi. 

Ha speso una vita per la scuola cui deve molto per avergli cambiato il destino, per averlo schiodato da un ineludibile destino: quello di soffrire il tempo e lo spazio come condanna a vivere e favorito il riscatto da quell’unicum che è stato il proprio paese d’origine. 

È stato professore, (per quattro anni, a Tripoli, Libia, dal 1963 al 1967 per conto del Ministero degli Affari Esteri) preside e infine, per diciotto anni, Ispettore della Pubblica Istruzione. Poco prima di andare in pensione, è stato insignito dell’onorificenza di “benemerito della scuola, della cultura e dell’arte” conferitagli con decreto del Presidente della Repubblica Scalfaro (D.P.R, 2 marzo 1998). 

Nella scuola ha profuso energie e impegno etico-civile e ad essa ha dedicato numerose e fortunate pubblicazioni, alcune sono state dei best seller, di impianto interdisciplinare, letterario e narrativo (Antologia di cultura contemporanea, 1969; Noi e gli altri (con Carlo Salinari), 1975; La società civile, 1977). Ha condotto un’intensa attività letteraria, articolata in saggistica, critica letteraria, curatele, melanges, opere narrative. Poeta e critico d’arte, è stato autore di testi teatrali, che hanno dato vita a produzioni artistiche, e ha fondato, insieme con altri, e collaborato con numerose riviste e quotidiani nazionali e internazionali.

Direttore di collane e consulente di case editrici, ha svolto una intensa attività di critico letterario e d’arte. Ha collaborato a quotidiani, riviste, enciclopedie tra cui: Dizionario Biografico degli Italiani della Enciclopedia Italiana e Dizionario del futurismo, che contiene settantasei voci scritte da lui. Ha curato mostre e scritto testi di presentazioni a cataloghi e in riviste su vari artisti: Gino Severini, Umberto Boccioni, Ardengo Soffici, Giuseppe Antonello Leone, Maria Padula, Libero Galdo, Luciano Caruso, Renato Barisani, Eduardo Ferrigno, Antonio Izzo, Gianni Rossi, Vittorio Piscopo, Clara Rezzuti, Fabrizio Pagano, Carmine Di Ruggiero, Mario Persico, Vincenzo De Simone, Claudio Lezoche e altri. 

Già collaboratore a «l’Unità», è stato responsabile della cronaca d’arte di «Paese Sera» negli anni Settanta, e collaborato al «Corriere del Mezzogiorno» dove poi si è occupato a lungo di problemi della scuola. Da sempre attento e partecipe alle questioni sociali, la sua attività è stata accompagnata da un intenso impegno politico, contraddistinto da pubblicazioni di saggi critici, articoli e pamphlets. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività culturale. Le sue opere sono state tradotte in lingua francese, inglese, russa, araba, tedesca e polacca ed è stato egli stesso traduttore di opere letterarie per riviste e per case editrici. 

È morto il 1 aprile del 2022, giorno di Sant’Ugo; purtroppo non è stato un pesce d’aprile, ma certificazione certa di sconforto, di strappo, strappato sberleffo: roba da giocarsi i numeri. Lascia la moglie Adriana e i due figli, Gaetano e Carmine.

Hanno scritto di lui, tra gli altri:

Giulio Carlo Argan, Claude Lévi-Strauss, Carlo Salinari, Giuliano Manacorda, Filiberto Menna, Giorgio Bàrberi Squarotti, Tullio De Mauro, Edoardo Sanguineti, Federico Sanguineti, Carlo Bernari, Mario Pomilio, Lanfranco Orsini, Gennaro Savarese, Dante Della Terza, Raffaele Sirri, Angelo Marchese, Giuseppe Galasso, Attilio Marinari, Aurelio Benevento, Angelo Flores, Mario Giordano, Ferruccio Monterosso, Carlo Felice Colucci, Michele Sovente, Francesco Durante, Felice Piemontese, Stefano Lanuzza, G. Battista Nazzaro, Carmine Di Biase, Luciano Caruso, Ernesto Paolozzi, Bruno Lucrezi, Eugenio Lucrezi, Giuseppe Amoroso, Aniello Montano, Alessandro Carandente, Dario Giugliano, Paolo Saggese, Marcello Carlino, Giovanni Ariola, Rino Mele, Pasquale Maffeo, Carmen Moscariello, Paolo Saggese, Carlo Di Lieto, Sergio Lambiase, Iris Koreck, Aldo Masullo, Walter Pedullà, Antonio Spagnuolo, M.Grazia Spataro, Ciro Vitiello, Francesco D’Episcopo, Antonio Filippetti, Piero Antonio Toma, Pawel Krupka, Matteo Palumbo, Raffaele Giglio, Giuseppina De Rienzo, Regina Célia Pereira da Silva, Vanda Monaco, Armida Parisi, Donatella Gallone, Plinio Perilli, Giuseppe Napolitano, Alessandro Di Napoli, Biagio Scognamiglio, Angelo Flores, Giuseppe D’Errico, Ignazio Apolloni, Giuseppe Iuliano, Nicola Prebenna.