Percorsi alternativi

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Descrizione

Sottoposti alla legge inesorabile del tempo, questo grande scultore, siamo tutti condannati. Alla fine del viaggio ci aspetta quell’ombra ineluttabile, pronta a risucchiarci, che è la morte. Non c’è scampo e via d’uscita da questa prigione sconclusionata del creato.
Tale il punto di partenza della poesia di Giuseppe Vetromile che, per sfuggire a questo vertiginoso risucchio nichilistico, ubbidisce a una poderosa forza di rimozione, a un’urgenza biologica e non rinuncia a illudersi che la propria vita possa essere un’altra da quella che realmente è. Così tenta la poesia come inaudita architettura di parole, percorso alternativo, con le sorprese, gli imprevisti, le fermate obbligatorie.